1. Si tratta un fenomeno storicamente unico e il sistema decisionale è costante evoluzione oltre sessant’anni a questa parte.
2. I trattati sono la base vasto corpo di atti normativi (il cosiddetto “diritto derivato”) che incide direttamente vita quotidiana dei cittadini europei.
3. Questi atti legislativi e, in maniera più generale, le politiche Unione sono il risultato delle decisioni prese Consiglio (che rappresenta i governi nazionali), Parlamento europeo (che rappresenta i popoli d’Europa) e Commissione europea.
4. Nel Consiglio ogni Stato membro ne assume turno la presidenza periodo di sei mesi. 5. ogni riunione del Consiglio partecipa un ministro per Stato membro funzione dei temi ordine del giorno.
6. Il Consiglio è presieduto capo di Stato o di governo paese che esercita la presidenza del Consiglio dell’Unione europea e annovera, come membro di diritto, il presidente Commissione.
7. I deputati europei si riuniscono seduta plenaria Strasburgo, mentre alcune sessioni supplementari si svolgono Bruxelles.
8. Il Parlamento condizioni di parità Consiglio quanto riguarda l’esercizio del potere legislativo settori importanti quali la libera circolazione dei lavoratori, il mercato interno, l’istruzione, la ricerca, l’ambiente etc.
9. La Commissione risponde del suo operato Parlamento europeo ed è costretta dimissioni collettive qualora quest’ultimo adotti una mozione di censura suoi confronti.
10. La Commissione si avvale struttura amministrativa composta 36 direzioni generali (DG) e servizi sede principalmente a Bruxelles e Lussemburgo.
11. La Corte di giustizia delle Comunità europee, sede a Lussemburgo, è composta un giudice per Stato membro e otto avvocati generali, che sono nominati di comune accordo dai governi Stati membri.
12. Il Comitato delle regioni (CdR) è stato istituito trattato sull’Unione europea ed è composto rappresentanti degli enti regionali e locali, che vengono proposti Stati membri e nominati dal Consiglio quattro anni.
13. Il 2014 è stato un anno fondamentale transizione politiche UE orientate austerità di bilancio, verso un’azione più decisamente orientata crescita economica.
14. marzo 2014 la Commissione europea ha già pubblicato un documento di riflessione stato attuale della strategia, rilevando che molti degli obiettivi non potranno essere realizzati, con l’eccezione quelli relativi all’abbandono scolastico e quelli ambientali.